Microplastiche nei cosmetici: cosa cambia nel 2025 con il regolamento REACH

Microplastiche nei cosmetici: cosa cambia nel 2025 con il regolamento REACH

Le microplastiche stanno per dire addio ai nostri cosmetici. Con l'entrata in vigore del regolamento europeo REACH 2023/2055, il 2025 segna un punto di svolta nella formulazione dei prodotti di bellezza che utilizziamo quotidianamente.

Dalle fondamenta liquide agli scrub esfolianti, dai glitter scintillanti ai mascara waterproof, migliaia di prodotti cosmetici dovranno reinventarsi per rispettare le nuove normative europee. Questa trasformazione non riguarda solo l'industria: anche noi consumatori dobbiamo imparare a leggere diversamente le etichette e a scegliere con maggiore consapevolezza.

Ma cosa significa esattamente questa rivoluzione normativa? E soprattutto, come possiamo orientarci tra ingredienti complessi e nuove formulazioni per fare scelte più sostenibili? Scopriamo insieme tutto quello che c'è da sapere sulle microplastiche nei cosmetici e sui cambiamenti che ci aspettano.

Cosa sono le microplastiche e perché finiscono nei cosmetici

Le microplastiche sono particelle di plastica sintetica di dimensioni inferiori ai 5 millimetri, spesso invisibili a occhio nudo. Nell'industria cosmetica, queste minuscole particelle vengono utilizzate per diverse funzioni: come agenti esfolianti negli scrub, come addensanti nelle creme, per creare effetti ottici particolari nei makeup o come filmogeni nei prodotti waterproof.

Le microplastiche più comuni nei cosmetici includono polietilene (PE), polipropilene (PP), polimetilmetacrilato (PMMA), nylon e polistirene. Questi ingredienti si nascondono spesso dietro nomi tecnici complessi sull'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), rendendo difficile per il consumatore medio identificarli.

Il problema ambientale è significativo: una volta utilizzati, questi prodotti finiscono negli scarichi e, attraverso gli impianti di depurazione, raggiungono fiumi, mari e oceani. Le microplastiche si accumulano nell'ecosistema marino, vengono ingerite dalla fauna acquatica e possono risalire la catena alimentare fino ad arrivare sulle nostre tavole.

Il regolamento REACH 2023/2055: la svolta europea

Il 17 ottobre 2023, l'Unione Europea ha adottato il regolamento REACH 2023/2055, che introduce restrizioni significative sull'uso di microplastiche aggiunte intenzionalmente nei prodotti di consumo, compresi i cosmetici. Questa normativa rappresenta uno dei più ambiziosi tentativi a livello mondiale di affrontare il problema dell'inquinamento da microplastiche.

La restrizione si applica a tutte le particelle sintetiche di polimero solido che soddisfano specifici criteri dimensionali e di solubilità. Non tutte le microplastiche sono bandite immediatamente: il regolamento prevede periodi di transizione diversificati a seconda del tipo di prodotto e della difficoltà tecnica di trovare alternative.

Tempi di implementazione

La normativa segue un calendario preciso:

Dal 17 ottobre 2023: Divieto immediato per microplastiche in prodotti loose (come glitter sciolti e alcuni cosmetici in polvere).

Dal 17 ottobre 2027: Estensione del divieto a prodotti leave-on (che rimangono sulla pelle) come creme, fondotinta e rossetti.

Dal 17 ottobre 2029: Inclusione dei prodotti rinse-off (che vengono risciacquati) come shampoo, detergenti e scrub.

Dal 17 ottobre 2031: Divieto per tutti i restanti prodotti cosmetici, inclusi quelli con le formulazioni più complesse.

Come riconoscere le microplastiche nell'INCI

Leggere correttamente l'etichetta cosmetica diventa fondamentale per fare scelte consapevoli. L'INCI riporta tutti gli ingredienti in ordine decrescente di concentrazione, ma identificare le microplastiche richiede una certa conoscenza dei nomi tecnici.

Le microplastiche più comuni da evitare

Polietilene (Polyethylene): Utilizzato principalmente negli scrub per il corpo e viso come agente esfoliante. Si presenta spesso sotto forma di piccole sfere colorate.

Polipropilene (Polypropylene): Comune in mascara e eyeliner per migliorare la texture e la durata del prodotto.

Polimetilmetacrilato (Polymethyl Methacrylate): Presente in fondotinta e primer per creare effetti ottici di soft focus e nascondere imperfezioni.

Nylon-12 o Nylon-6: Utilizzato in ciprie e fondotinta per migliorare l'adesione e la durata del trucco.

Polistirene (Polystyrene): Meno comune ma presente in alcuni prodotti per unghie e makeup artistico.

Altri ingredienti da monitorare

Alcuni polimeri si trovano in una zona grigia della normativa. Ingredienti come l'Acrylates Copolymer, il Carbomer o il Polyquaternium possono essere considerati microplastiche a seconda delle loro caratteristiche specifiche e del metodo di produzione.

Prodotti maggiormente coinvolti dalla transizione

La rivoluzione delle microplastiche non colpisce tutti i cosmetici allo stesso modo. Alcuni prodotti dovranno affrontare cambiamenti più radicali di altri.

Scrub e prodotti esfolianti

Gli scrub rappresentano la categoria più immediatamente interessata. Le microsfere di polietilene, che per anni hanno garantito un'esfoliazione uniforme e delicata, stanno cedendo il posto a alternative naturali come:

  • Gusci di noci triturati
  • Noccioli di albicocca macinati
  • Cristalli di zucchero
  • Sale marino fino
  • Microsfere di cellulosa
  • Polvere di bambù

La sfida per i formulatori è mantenere l'efficacia esfoliante senza compromettere la piacevolezza sensoriale del prodotto.

Glitter e prodotti scintillanti

Il mondo del makeup scintillante sta vivendo una vera rivoluzione. I glitter tradizionali in PET (polietilene tereftalato) stanno lasciando spazio a:

  • Glitter biodegradabili a base di cellulosa
  • Mica naturale
  • Particelle metalliche microscopiche
  • Cristalli minerali
  • Glitter vegetali derivati da eucalipto

Fondotinta e prodotti base

I fondotinta utilizzano spesso microplastiche per migliorare la stendibilità, la coprenza e la durata. Le alternative includono:

  • Polveri minerali micronizzate
  • Sfere di silice
  • Amido modificato
  • Polveri vegetali ultrafini

Mascara e prodotti per occhi

I mascara waterproof rappresentano una delle sfide più complesse. Le microplastiche garantiscono resistenza all'acqua e flessibilità delle ciglia. Le nuove formulazioni sperimentano:

  • Cere vegetali modificate
  • Polimeri naturali da fonti rinnovabili
  • Film-forming botanici

L'impatto sui consumatori: cosa aspettarsi

La transizione verso cosmetici senza microplastiche comporterà cambiamenti tangibili nell'esperienza d'uso dei prodotti.

Cambiamenti nella texture e performance

I consumatori potrebbero notare:

Scrub: Esfoliazione leggermente più intensa con ingredienti naturali come i gusci di noci, o più delicata con alternative come le microsfere di cellulosa.

Fondotinta: Possibili variazioni nella stendibilità e nella durata, con tempi di adattamento alle nuove formule.

Glitter: Diversa adesione alla pelle e possibile riduzione della durata dello scintillio.

Mascara: Potenziali modifiche nella resistenza all'acqua e nella separazione delle ciglia.

Evoluzione dei prezzi

La ricerca e sviluppo di alternative sostenibili, insieme ai costi iniziali di ingredienti innovativi, potrebbero portare a un temporaneo aumento dei prezzi. Tuttavia, l'economia di scala dovrebbe gradualmente stabilizzare i costi.

Strategie per scegliere consapevolmente

Navigare in questo periodo di transizione richiede una strategia informata per i consumatori.

App e strumenti di supporto

Diverse applicazioni mobile aiutano a decifrare l'INCI:

  • YUKA: Scansiona il codice a barre e valuta gli ingredienti
  • INCI Beauty: Database specializzato in cosmetici con valutazioni degli ingredienti
  • Think Dirty: Focus su sicurezza e sostenibilità degli ingredienti

Certificazioni da cercare

Alcune certificazioni garantiscono l'assenza di microplastiche:

  • COSMOS: Standard europeo per cosmetici biologici e naturali
  • NATRUE: Certificazione per cosmetici naturali e biologici
  • Cradle to Cradle: Valuta l'intero ciclo di vita del prodotto
  • ZERO WASTE: Marchi che adottano filosofie plastic-free

Brand pionieri della transizione

Molti marchi hanno anticipato la normativa europea:

Lush: Ha eliminato le microplastiche dai suoi prodotti già dal 2018
The Body Shop: Transizione completata nel 2017
L'Occitane: Programma di eliminazione graduale avviato dal 2020
Weleda: Brand naturale storicamente senza microplastiche

Alternative innovative: la ricerca in corso

L'industria cosmetica sta investendo massicciamente nella ricerca di alternative innovative alle microplastiche.

Bioplastiche di nuova generazione

Le bioplastiche derivate da fonti rinnovabili rappresentano una frontiera promettente:

  • PLA (acido polilattico): Derivato da amido di mais, completamente biodegradabile
  • PHA (poliidrossialcanoati): Prodotto da batteri, si decompone anche in ambiente marino
  • Cellulosa modificata: Microsfere da fibre vegetali con proprietà personalizzabili

Ingredienti da scarti alimentari

L'economia circolare ispira soluzioni creative:

  • Gusci di riso per effetti opacizzanti
  • Scarti di caffè per prodotti esfolianti
  • Bucce di frutta per particelle colorate naturali
  • Semi di uva per microsfere leviganti

Tecnologie di incapsulamento

Nuove tecniche permettono di incapsulare principi attivi in membrane biodegradabili, sostituendo le microplastiche funzionali con alternative eco-compatibili.

Il futuro dei cosmetici sostenibili

La transizione dalle microplastiche rappresenta solo l'inizio di una rivoluzione più ampia verso la sostenibilità nell'industria cosmetica.

Packaging innovativo

Parallelamente alla formulazione, anche il packaging evolve:

  • Contenitori ricaricabili
  • Materiali compostabili
  • Packaging edibile per alcuni prodotti
  • Sistemi di vuoto a rendere

Educazione del consumatore

L'industria sta investendo nell'educazione dei consumatori attraverso:

  • Campagne di sensibilizzazione sui social media
  • Workshop in-store sulla lettura dell'INCI
  • Collaborazioni con influencer specializzati in sostenibilità
  • Programmi di educazione nelle scuole

Ricerca e sviluppo

Gli investimenti in R&D si concentrano su:

  • Biotecnologie per ingredienti innovativi
  • Nanotecnologie sicure per l'ambiente
  • Personalizzazione dei prodotti per ridurre sprechi
  • Analisi del ciclo di vita per ottimizzare la sostenibilità

Domande frequenti sulle microplastiche nei cosmetici

Le microplastiche sono pericolose per la salute umana?

Attualmente non esistono prove scientifiche definitive sui rischi diretti per la salute umana dall'uso topico di cosmetici contenenti microplastiche. Tuttavia, la preoccupazione principale riguarda l'impatto ambientale e il potenziale accumulo nell'ecosistema.

Tutti i cosmetici dovranno cambiare formulazione?

No, solo i prodotti che contengono microplastiche aggiunte intenzionalmente dovranno essere riformulati. Molti cosmetici naturali e biologici non utilizzano già questi ingredienti.

I prodotti esistenti diventeranno illegali?

Esiste un periodo di transizione graduale fino al 2031. I prodotti già in commercio potranno essere venduti fino ad esaurimento scorte, ma non potranno essere più prodotti dopo le date di scadenza specifiche.

Come posso smaltire i cosmetici con microplastiche?

I cosmetici dovrebbero essere smaltiti secondo le normative locali per i rifiuti pericolosi o portati nei centri di raccolta specializzati per evitare che raggiungano l'ambiente acquatico.

Le alternative naturali sono sempre migliori?

Non necessariamente. Alcune alternative naturali possono essere più abrasive (come i gusci di noci) o causare allergie. È importante valutare ogni prodotto individualmente e testarlo sulla propria pelle.

Verso un futuro più sostenibile nella bellezza

La rivoluzione delle microplastiche nei cosmetici rappresenta molto più di un semplice adeguamento normativo. Si tratta di un cambio di paradigma che ci invita a ripensare il nostro rapporto con la bellezza e la sostenibilità.

Come consumatori, abbiamo il potere di accelerare questa transizione attraverso scelte consapevoli e informate. Leggere l'INCI, preferire brand trasparenti, sperimentare alternative naturali e condividere le nostre esperienze contribuisce a creare un mercato più sostenibile.

L'industria cosmetica sta dimostrando che innovazione e rispetto per l'ambiente possono coesistere. Le sfide tecniche stanno spingendo verso soluzioni creative che potrebbero rendere i cosmetici del futuro non solo più sostenibili, ma anche più performanti ed efficaci.

Il 2025 segna l'inizio di una nuova era nella bellezza. Un'era in cui ogni gesto di cura personale diventa anche un gesto di cura per il pianeta. E questo, in fondo, è la vera bellezza che tutti dovremmo desiderare.